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Cambiare il commercialista spesso non è una cosa semplice. Il commercialista è una figura particolare. Conosce profondamente la sfera professionale e personale del cliente e dunque il rapporto che si instaura è spesso piuttosto stretto.
Tuttavia nei casi in cui la propria attività professionale e personale è piuttosto modesta (perché probabilmente si è all'inizio della propria carriera) la sua figura è vista come molto ingombrante e pesante.
Ingombrante perché probabilmente per delle semplici indicazioni è necessario prendere appuntamenti o stare ad aspettare per un bel po' in una sala d'attesa (per ovviare a ciò spesso si cerca proprio su internet la risposta che cerchiamo, ma se facciamo così, riflettendoci, il commercialista per cosa è pagato a fare?).
E' una figura pesante perché a fronte di un servizio richiesto che sembra piuttosto semplice, vengono pagati compensi troppo elevanti.
Questa serie di fattori fanno si che spesso ci si stanca del proprio commercialista e si matura la scelta di cambiarlo.
Per cambiare non bisogna fare altro che comunicarglielo. Fatto ciò bisognerà trovare un altro professionista.
Quando è il momento migliore per cambiare commercialista?
Una volta che si è maturata l'idea del dover cambiare, bisogna capire qual è, nella pratica, il momento ideale per l'avvicendamento.
Certamente questo momento è il cavallo tra un anno ed un altro.
Si ricorda infatti che la contabilità parte da ogni gennaio e finisce a dicembre. Cambiare fiscalista fuori da questo periodo non è quindi una scelta giusta. Se ad esempio vogliamo cambiarlo nel mese di settembre, al professionista uscente dovremmo saldare la parcella da gennaio a settembre, mentre al nuovo non potremo chiedere di essere seguiti esclusivamente da ottobre a dicembre. Il nuovo commercialista, oltre che tenere la contabilità nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, dovrà pure ricostruire la contabilità dei primi 9 mesi dell'anno.
Ciò significa dover essere assoggettati ad una doppia tariffa per lo stesso periodo (mesi da gennaio a settembre), una volta al vecchio consulente, ed una volta al nuovo.
Dunque ricapitolando il cambio del commercialista va comunicato a cavallo tra fine anno e inizio anno successivo. Nello specifico sarebbe più opportuno comunicare la nostra volontà già alla fine dell'anno. Con il nuovo anno ci si inizia ad avvalere della professionalità del nuovo commercialista, portandogli la "contabilità".
Il rapporto con il vecchio commercialista continuerà tuttavia ad esserci fino alla dichiarazione dei redditi, ovvero nei mesi di giugno - luglio dell'anno successivo.
Dal nuovo porterete allora la contabilità; dal vecchio tornerete per il calcolo delle imposte relative all'anno precedente.
Adempimenti
Ci sono degli adempimenti da assolvere?
No, non ci sono degli adempimenti normativi da rispettare.
Tuttavia è fondamentale chiedere la restituzione della documentazione contabile posseduta dal professionista (fatture e quant'altro).
Poi è consigliabile:
- farsi dare le stampe dei propri conti nei vari anni (ovvero il prospetto delle entrate e delle uscite avute nel corso degli anni), in modo da comprendere a come si è giunti ad i numeri presenti in dichiarazione dei redditi;
- farsi consegnare le dichiarazione dei redditi pregresse (ammesse che non li abbiate già)
Se siete alla ricerca di un nuovo commercialista non potete che non pensare al nostro studio.
Se il motivo della vostra scelta è dettato, come visto, dall'essere affiancati da una figura ingombrante e pesante, allora il nostro servizio di commercialista online è assolutamente adatto a voi.
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