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Acquistare da un fornitore europeo
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Se avete intenzione di acquistare beni o servizi da un fornitore proveniente dall'Unione Europea dovrete prestare particolare attenzione agli adempimenti richiesti dalla normativa fiscale.
Questo articolo riguarda gli acquisti effettuati da ditte che adottano il regime fiscale ordinario e che quindi sono soggetti all'IVA. Qualora si tratti di acquisti intracomunitari nel regime fiscale forfettario dovrete l'approfondimento è nella pagina dedicata.
La circolazione delle merci, tra partite IVA, al'interno dell'EU comporta infatti l'applicazione di un meccanismo particolare per l'IVA. Essendo l'aliquota IVA differente per ciascuno Stato, è stato creato un funzionamento diverso chiamato INTRASTAT. Attraverso questo meccanismo gli acquisti tra stati membri sono effettuati senza il pagamento dell'IVA, che verrà successivamente assoggettata nel solo paese in cui il bene verrà poi venduto.
Si ricorda che si sta parlando di transazioni commerciali tra partite IVA provenienti da due stati differenti. Gli acquisti effettuati tra consumatore finale italiano ed esempio e fornitore francese sono soggetti all'IVA del fornitore, dunque in questo caso da quella francese.
Il VIES, l'INTRASTAT e REVERSE CHARGHE
Se si vogliono fare acquisti di questo tipo allora la prima cosa da fare è iscriversi al VIES. Questa è una banca dati a livello europeo che contiene l'elenco di tutte le partita IVA che intendono effettuare operazioni di acquisto o di vendita a livello europeo. L'iscrizione non è permanente, ma va a decadere se non si effettuano operazioni comunitarie per 4 trimestri consecutivi. Una volta decaduta potrà essere richiesta una nuova iscrizione.
Entrati in questo meccanismo quando si effettuerà un acquisto l'operatore comunitario, ovvero il nostro fornitore, controllata la nostra presenza nell'elenco VIES, emetterà una fattura senza l'applicazione dell'IVA.
L'iscrizione al VIES è indispensabile per entrare nel meccanismo delle operazioni intracomunitarie.
La fattura che riceveremo sarà integrata con l'IVA italiana e registrata sia nel registro acquisti che in quello delle vendite. Questa procedura si chiama reverse charge.
Al termine del trimestre si sarà poi obbligati a predisporre ed inviare il modello INTRASTAT.

ACQUISTO INTRACOMUNITARIO SENZA ISCRIZIONE AL VIES
Cosa succede se avete acquistato qualcosa senza essere iscritti al VIES?
Si è a rischio sanzioni, a meno che non si adotti il seguente comportamento, indicato in una risoluzione dell'agenzie delle entrate (la n. 42/E/2012).
Si ricorda che la richiesta di iscrizione è obbligatoria e non facoltativa, anche se è relativa ad un solo acquisto. Dunque non appena ci siamo accorti dell'errore è bene richiedere subito l'iscrizione.
Se si è già proceduto erroneamente all'acquisto dobbiamo prestare particolare attenzione a come ci ha inquadrato il nostro fornitore, se come consumatore finale o come partita IVA.
Qualora ci avesse inquadrato come consumatore finale, non avendoci trovato nel registro VIES, ci avrà rilasciato una fattura con l'IVA del suo paese di appartenenza. In questo caso considereremo l'importo della fattura per intero, considerando l'IVA come un costo.
Qualora ci avesse erroneamente inquadrato come cliente partita IVA, non avendo controllato la nostra iscrizione al VIES, ci avrà rilasciato una fattura senza IVA. In questo caso considereremo la fattura così come pervenutaci senza fare nessun tipo di operazione (ne reverse charge, ne intrastat). E' assolutamente errato fare un'iscrizione al VIES e indicare una fattura intracomunitaria rilasciata prima della richiesta di iscrizione.
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