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Come reperire risorse per le ASD
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Con questa breve guida il commercialista online affronterà la questione relativa a come una ASD può reperire fondi senza incorrere in sanzioni per l'Amministrazione Finanziaria.
- Attivi, in quanto l'attività è promossa dall'ente stesso;
- Passivi, quando l'associazione beneficio di una donazione o di un contributo da parte di altri soggetti.
- Eventi collegati a campagne di sensibilizzazione, celebrazioni o ricorrenze religiose e/o civili;
- Riscossione di contributi pubblici, normalmente erogati da Regioni, Province e Comuni.

- organizzazione di attività sportive dilettantistiche;
- aggiornamento ed al perfezionamento delle attività sportive dilettantistiche a favore di non associati;
- gestione di campi sportivi sportivi;
- somministrazione di alimenti e bevande;
- marketing sportivo.
Una volta costituita l'associazione è
necessario dotare l'ente di
risorse finanziarie adeguate, che saranno necessari a sostenere le proprie attività.
Le entrate di un ente associativo possono essere suddivise nella seguente categoria:
Sono comportamenti attivi le attività di raccolta pubblica di fondi e le attività commerciali.
Le prime normalmente vengono attivate per mezzi di:
Da un punto di vista fiscale si sottolinea come tutte queste
attività non sono soggette a tassazione per l'associazione (Ires, Irap e IVA)
Nello specifico i contributi pubblici sono assoggettate ad
imposta solo se destinati ad attività non istituzionali.
Le attività commerciali, con riguardo ad un'associazione sportiva
dilettantistica possono essere principalmente ricondotte a:
Lo svolgimento di attività commerciale
richiede, tuttavia il rispetto di determinate condizioni previste dalle leggi
amministrative e fiscali.
Per quanto riguarda infine i comportamenti
passivi, vi vanno comprese le liberalità,
ovvero le donazioni ricevute
dall'associazione da parte di persone fisiche o giuridiche.
A tal fine è opportuno ricordare che le
erogazioni liberali in denaro a favore delle associazioni sportive
dilettantistiche costituiscono oneri detraibili dall'imposta sul reddito
per un importo pari al 19% sino a concorrenza del loro ammontare annuo non
superiore ad euro 1500 solo se gli importi risultano versati mediante sistemi
tracciabili.
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